Il filo che ci lega
I nostri sacchetti di biscotti sono da sempre legati a mano, uno ad uno.
Il filo che viene usato per legarli è e sarà sempre, insieme al colore azzurro, l’elemento distintivo dei nostri sacchetti.
Nel 1900 per trasportare i generi alimentari si usavano cesti, cassette o sacchi di stoffa o di iuta.
I beni di prima necessità venivano venduti al dettaglio nelle varie botteghe: quella del fornaio, dello speziale, del fruttivendolo; successivamente hanno fatto la loro comparsa le botteghe di generi alimentari, dove invece potevi trovare un po’ di tutto: dal caffè, ai cereali, ai legumi, al vino, il "barattolame" vario, ma anche salumi, formaggi e poi ancora, cioccolate, liquirizie e caramelle.
In quelle piccole botteghe tutta la merce era venduta rigorosamente sfusa: veniva messa una carta sul piano della bilancia, sulla quale veniva versato con una paletta lo zucchero, la farina, le spezie, o altro e poi con la stessa carta si faceva un pacchettino e si legava con lo spago.
Nell’antico forno Mattei in via Ricasoli accadeva la stessa cosa con i nostri prodotti; la pasta, il pane, i dolci e i biscottini venivano venduti a peso, incartati ripiegando i lembi del foglio di carta azzurra e chiusi facendo un pacchettino, che poi veniva legato con un filo. Solo sul finire degli anni ‘30 del 900 fanno la loro comparsa i sacchetti a fondo piatto di carta doppia color azzurro polvere.
Per i primi sacchetti a fondo quadro invece, quelli usati anche attualmente, si dovrà aspettare ancora fino ai primi anni 60.
Il filo che veniva usato all’epoca era spago di corda cerato. I sacchetti venivano e vengono tutt’ora chiusi con una prima legatura e un successivo nodo particolare, una sorta di cappio, così da poter trasportare il ‘pacchettino’ appeso ad un dito. Non c’erano le “shopper”! Le borse della spesa di carta, né tantomeno di plastica! Così i clienti uscivano dalla nostra bottega con il loro ‘involto’ di carta azzurro appeso ad un dito con un filo.
NOVITA': Oggi, con l’avvento dei nuovi gusti, sono stati introdotti fili di colori differenti: il rosso per il cioccolato, il verde per il pistacchio, l'avorio per la nocciola.
📷 copertina di Alessandro Moggi