Panforte 250 g
Marabissi per Antonio Mattei
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Descrizione
Il Panforte è una torta tipicamente e tradizionalmente natalizia.
Il Panforte di Marabissi è il risultato della lavorazione e della cottura in forno di un impasto a base di materie prime di qualità: farina, frutta candita, mandorle, zucchero, miele e spezie.
Il Panforte creato da Marabissi per in Biscottificio Antonio Mattei è un mix tra i due panforti più famosi e conosciuti (il panpepato) ed il Panforte Margherita (che non ha zuccheri caramellati).
La quantità di caramello (si tratta realmente di zucchero caramellato e non di topping o aromi artificiali) è stata dosata ascoltando e cercando di soddisfare le aspettative di Mattei (Rolando Beramendi), così come il mix di spezie che è del tutto originale rispetto alle spezie comunemente usate per la produzione del Panforte stesso, avendo inserito l'anice stellato e Pimenta dioica.
Il risultato è un piacevole mix di spezie eleganti ed equilibrate, in un raffinato incarto con la nostra classica legatura a mano con lo spago blu.
Ogni Panforte è unico e diverso dagli altri e l'irregolarità è data dall'artigianalità e dalla lavorazione completamente manuale, ad esempio si potrebbe riconoscere uno degli ultimi panforti dell'impasto, dal fatto che in questo caso la quantità di mandorle visibili in superficie sarebbe altissima; gli ultimi pezzi diventano chiaramente più "preziosi" e ghiotti per le tante mandorle, ma anche un po' più irregolari dal momento che schiacciare questa parte di impasto a mano e "pienare" completamente la fascetta è decisamente più difficile rispetto alla prima parte dell'impasto stesso.
Lo zucchero a velo è volutamente NON incluso nella confezione, per poter assaporare il Panforte senza ulteriori ingredienti che ne modificherebbero la ricetta.
Non contiene OGM.
Ideale come fine pasto per le feste si abbina con Vinsanto, Spumante, Aleatico, o Caffè.
Ogni Panforte Marabissi per Antonio Mattei è impacchettato e legato a mano. -
Storia
Il 'melatello' antico antenato del panforte risulta essere sicuramente uno dei primi dolci manufatti a Siena, questo era composto in origine, semplicemente con miele e farina.
Dal 'melatello' avranno origine nei secoli successivi il panpepato, il panforte ed il resto della famiglia. Siamo ai primi del XIII sec. E dal lontano Oriente arrivarono le prime spezie che entrarono come merce pregiatissima nei conventi e nelle abbazie, nelle farmacie e nelle case dei ricchi. Diverse sono le leggende tramandate che ci riportano all’origine della ricetta del primo panforte (il panpepato) e se anche non possiamo stabilire se fu il farmacista laico (speziale) o quello del convento a formulare per primo l’antica ricetta, certo è che dal lato gastronomico, sicuramente, nei monasteri si hanno molte notizie di antichi pani 'mielati' e speziati e che solo più tardi i panpepati faranno bella mostra anche sui banchi degli speziali. Vari altri documenti ci riportano delle varianti che nel corso dei secoli furono apportate al panpepato fino a giungere attorno alla metà del XV sec. Allorché gli speziali presero l’iniziativa e stabilirono che il vero panpepato quello “bono”, lo dovessero preparare e vendere solo loro nelle loro spezierie.
La prima fabbrica del panforte venne fondata in Siena nel giugno del 1829 dal farmacista Giovanni Parenti.
Con il passare del tempo il Panpepato non subì sostanziali modifiche e gli ingredienti rimasero più o meno gli stessi, fino al 1879, anno in cui la regina Margherita andò in visita alla città di Siena.
Per l'occasione uno speziale preparò un panforte senza la concia di melone e con una copertura di zucchero vanigliato anziché di pepe nero. I senesi l'offrirono alla regina come "Panforte Margherita", nome col quale questo panforte "bianco", più delicato, è ancor oggi noto e commercializzato.
Nel maggio del 2013 il Panforte di Siena ha ottenuto la certificazione IGP.
La variante nera si differenzia per la presenza del melone candito, dell'utilizzo dello zucchero in sostituzione del miele e per l'aggiunta del pepe tra le spezie.
Il nome Pan "Forte" deriva probabilmente dal fatto che la frutta inserita all'interno dell'impasto tendeva con il tempo a diventare "forte" (toscanamente inteso, come per il vino), le spezie venivano quindi usate come conservante (coprente) e le mandorle successivamente anche queste usate sia per "ammorbidire" il gusto ("forte" + spezie") che per rendere il dolce più gradevole anche alla vista e comunque impreziosirlo di un ingrediente sano e ricco.
Da tre generazioni Marabissi è sinonimo di passione dell'arte della pasticceria italiana tradizionale.
La storia di Marabissi è iniziata più di sessant'anni fa con i 'cantucci' toscani preparati secondo un'antica ricetta della signora Jole. -
Ingredienti
Frutta candita 32% (scorza arancia, scorza cedro, sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero, succo di limone concentrato), mandorle 31%, zucchero, farina di frumento, miele, sciroppo di zucchero invertito, spezie, ostia (fecola di patate, acqua, olio di girasole).
Può contenere uova, soia, latte, noci, nocciole, pistacchi e senape. -
MisureLarghezza14 cmAltezza2.5 cmProfondità12 cm
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Dichiarazione nutrizionaleValori medi per100gENERGIA1672kj400kcalGRASSIdi cui acidi grassi saturi17g1.5gCARBOIDRATIdi cui zuccheri55g43gFIBRE0gPROTEINE8.5gSALE0.08g