Il filo rosso tra praticità e leggenda
Quello che lega il nostro pacco di biscotti misti e quello che lega il destino di due persone
Da sempre leghiamo i nostri biscotti ‘misti’ con un filo rosso per distinguerli dai sacchetti che contengono solo Biscotti alla mandorla (i cosiddetti cantuccini); il sacchetto ‘misto’ invece contiene sia i classici Biscotti alla mandorla / cantuccini, che i Brutti Buoni. I Biscotti ‘misti’ si trovano soltanto nella nostra “bottega” di Prato.
Quando si parla di filo rosso, viene subito in mente “Fil rouge” e il significato di questo termine: “Filo conduttore”, ma ci siamo chiesti: qual è l’origine di questo modo di dire?
Una versione razionale ci porta in Inghilterra, dove, per identificare il sartiame (totalità delle cime usate nelle barche appartenenti alla corona) della marina inglese, un filo rosso veniva intrecciato costantemente a tutte le corde della corona britannica, così non potevano essere confuse con le altre.
La versione romantica è invece legata ad una leggenda orientale, che ha la sua origine in Cina, ma si è poi diffusa in Giappone: Il filo rosso del destino (Un-mei no akai ito). Secondo questa tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al dito mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Questo filo rosso ha inoltre la caratteristica di essere lunghissimo e indistruttibile. Non importa il tempo e lo spazio, o le mille peripezie che dovranno attraversare... le due persone legate da questo invisibile filo, sono destinate, prima o poi, a ricongiungersi e/o sposarsi.